Il nostro Istituto trova le sue più lontane origini nella Regia Scuola Tecnica ad Avviamento Commerciale, fondata nel 1935 ma istituita ufficialmente nel novembre del ‘38 sotto la direzione di Giuseppe Dal Ri. Con D.M. del 1940, la scuola venne intitolata a Gaetano Pessina, nome importante per l'industria tintoria comasca.
Fu poi trasformata in Istituto Professionale di Stato per il Commercio con D.P.R. del 30/9/61 n. 1971, sotto la presidenza di Filippo Triolo. Lo scopo, come si legge nella G.U., era quello di preparare personale idoneo all'esercizio di attività di ordine esecutivo nei vari settori del commercio, fornendo i giovani di un Diploma di Qualifica come Segretario d'Azienda o come Addetto al Commercio con l'Estero. Vi era anche la possibilità di frequentare corsi di specializzazione, perfezionamento o integrazione con un attestato finale.
Per accedere ai corsi di Qualifica era necessario avere il Diploma di Scuola Media oppure di Avviamento Professionale, oppure sostenere un esame di ammissione avendo compiuto il 14° anno di età.
Le classi attivate nell'anno scolastico 1961/62 furono 5 con 124 studenti.
L'Istituto acquisì, negli anni a venire, una fisionomia più precisa. Come si può leggere in un articolo del giornale locale La Provincia del 1967, il Pessina, allora ubicato nei locali di via Gramsci dove oggi troviamo la Scuola Media "Parini", aveva un biennio comune seguito da un anno di specializzazione che portava appunto alla Qualifica; questa valeva, nelle assunzioni presso le aziende, come sostituto del periodo di apprendistato.I giovani qualificati si potevano collocare in posti di lavoro intermedi, non solo quindi per mansioni esecutive ma anche di concetto.
I corsi allora attivi dopo il Biennio erano quelli di Addetto alla Contabilità d'Azienda, di Addetto alla Segreteria d'Azienda e di Applicato ai Servizi Amministrativi. Il corso di Addetto agli Uffici Turistici era contemplato ma non aveva ancora iscritti. Era già invece possibile accedere al biennio post-qualifica di Segretario e corrispondente in Lingue Estere. La Preside prof.ssa Annamaria Iabichino prese servizio nel 1978. Nel 1981 fu inaugurata la sede di via Milano.
Le possibilità di specializzazione aumentarono e si perfezionarono, integrandosi con mini-sperimentazioni. Ma la vera nuova rivoluzione fu l'introduzione del Progetto ‘92. Questo nacque alla fine degli anni ‘80 in tutte le scuole professionali italiane, da un lato seguendo le indicazioni di quello che doveva essere la riforma della Secondaria Superiore e quindi creando un biennio comune, dall'altro lato aggiornando i curricoli, in linea con l'esigenza di creare personale qualificato e dalle capacità flessibili da inserire sul mercato europeo dopo l'apertura delle frontiere (allora prevista proprio per il 1992). Al Pessina i primi corsi sperimentali furono avviati nel 1989 e passarono a regime nell'anno scolastico 1995/96. I primi Tecnici della Gestione Aziendale si diplomarono nel 1993. L'anno scolastico 95/96 vide invece i primi maturati come Tecnici dell'Impresa Turistica. Dal 1997/98 fu istituito l'indirizzo "Operatore ai Servizi Sociali".
L'altra rivoluzione è stata l'introduzione del Progetto 2002, sempre nel 1997/98. Partita con sole tre prime è stata estesa a tutte le prime a partire dal 2000/2001 e a tutte le classi nel 2001/2002. Doveva essere uno dei primi passaggi verso la Riforma dei Cicli proposta dalla Riforma Berlinguer, ora decaduta. Ha portato ad un ampliamento dell'area comune nel biennio per permettere più facilmente il passaggio da un indirizzo ad un altro, all'introduzione di maggiori spazi di flessibilità oraria, di integrazione col territorio, di collaborazione tra le varie materie, ad una riduzione del carico orario frontale settimanale, all'introduzione dell'insegnamento delle Tecnologie della Informazione e della Comunicazione.
L'Istituto conta ora tre sedi, Via Milano (sede centrale), Via Scalabrini (dal 1999-2000), e Appiano Gentile (dal 2001-2002), mentre la sede di via Del Doss è stata chiusa dopo la fine dell'A.S. 2003-2004.
Il 18 ottobre 2004 è purtroppo venuta a mancare, dopo 26 anni di duro lavoro, la Preside, prof. Iabichino, dopo una malattia che l'ha tenuta lontana dalla Sua e nostra scuola fin dai primi mesi del 2004. A Lei va la profonda gratitudine di tutto l'Istituto, sempre all'avanguardia nell'ambito dell'istruzione professionale grazie al Suo entusiasmo, alla Sua tenacia, alla Sua lungimiranza.
Nel settembre 2004 l'ha sostituita alla guida dell'Istituto il prof. Fernando Impellizzieri, seguito, nel settembre 2005 dal prof. Antonio Di Martino.
Spetta invece al Prof. Giuseppe Palmucci, a partire dal settembre 2009, il merito di averci traghettato attraverso l'ultima riforma scolastica che ha visto nascere il nuovo ordinamento negli Istituti professionali, con la scomparsa degli esami di qualifica del terzo anno e l'istituzione dei nuovi corsi IeFP. Anche a Lui va il profondo ringraziamento di tutto il personale della scuola.
Dal 2012/13 la nostra scuola si è avvalsa della dirigenza del Prof. Domenico Foderaro.
Dall'anno scolastico 2021/22 la nostra scuola si avvale della collaborazione/dirigenza della Dott.ssa Nora Calzolaio a cui auguriamo "buon lavoro."
...e un po' di storia anche della succursale di Via Scalabrini
L’edificio che ospita attualmente l’Istituto Pessina di Camerlata ha avuto negli anni differenti funzioni connesse comunque all’assistenza e all’educazione dei giovani. Nel 1934 l’area e lo stabile (sicuramente di dimensioni più ridotte) furono donati da Luisa Scalabrini, vedova Rimoldi e vedova De Orchi, alle suore dell’Immacolata per ospitare le “orfane giovanette”: venne così fondato l’orfanotrofio “Maria Rimoldi”, così denominato a ricordo della figlia del suo primo matrimonio deceduta a soli 12 anni. Un’iscrizione apposta nel 1936, anno XIV e.f., testimonia la generosità di donna Luisa, fondendola propagandisticamente con la conquista dell’Etiopia; mani democratiche dell’immediato dopoguerra intervennero correggendo in parte il testo.
La benefattrice, attiva nell’impegno sociale e caritativo, era la sorella minore di monsignor Giovanbattista Scalabrini, già vescovo di Piacenza e beatificato nel 1997 da papa Giovanni Paolo II, per la sua opera a favore degli emigranti. E non è un caso che la via su cui si affaccia l’ingresso della nostra scuola abbia preso il suo nome.
L’attività dell’orfanotrofio è proseguita fino agli anni Settanta; successivamente l’edificio è diventato di proprietà pubblica e convertito ad uso scolastico. Furono classi della scuola media a frequentare per prime, poi ospitò alunni del Giovio ed ora del nostro Istituto.
Recentemente la facciata è stata rifatta, conferendo al fabbricato un aspetto senz’altro più dignitoso; è stato ricavato, proprio in questi ultimi giorni, un locale per l’infermeria, ma altre opere urgono per rendere ottimale il lavoro scolastico di oltre trecento ragazzi, di quaranta insegnanti e di tutto il personale non docente. (a cura del Prof. Luigi Guarisco)